È un capobastone euforico Michele Batratto, “‘U percianucciuli”, boss indiscusso della ‘ndrina che comanda la Valle d’Aosta in lungo e in largo, cercando di arginare le fastidiose interferenze dello Stato.
“La nostra regione merita tanto e vogliamo investire sui due mari della Valle d’Aosta come occasione di sviluppo per tutto il territorio“, queste le parole di Batratto nel corso della presentazione del suo libro “Comandare è meglio che scopare” (Banditi Editori), tenutasi nella splendida conference hall di Chamois.
“Arrivammi ca parravanu francese e adesso parlano tutti calabrese stretto, amano la ‘nduja e jettanu ‘u capriolo!” – ha proseguito “‘U percianucciuli” con toni enfatici – “Una volta mangiavano la fonduta, adesso pensano solo alla fondina!”
Che il mare sia un’opportunità per la Valle d’Aosta è sotto gli occhi di tutti, ecco perché il consorzio per la trasparenza istituito dalla ‘ndrangheta intende assegnare appalti per costruire lidi e lungomari in località come Cogne e Gressoney.
“Le intimidazioni dello Stato non ci spaventano, è un corpuscolo estraneo al tessuto valdostano che espelleremo presto!”, così ha concluso Batratto tra gli applausi del pubblico in estasi.