“Strazza ‘ste bollette e vieni fuori che te lo spiego io”.
Inizia così la storia dal Libro Cuore che sta scaldando il Natale calabrese.
Siamo in un ufficio postale di Reggio Calabria e un uomo di mezza età è in fila con un mazzetto di bollettini in mano.
È un padre disoccupato e ha 4 figli a carico, non è lì per pagare subito, non potrebbe permetterselo.
Anche perché gli ultimi soldi del reddito di cittadinanza se li è giocati alle slot e quelli del lavoro a nero sono serviti a pagare il subwoofer della sua Punto GT modificata.
La sua intenzione è chiedere una rateizzazione, ma è nel posto sbagliato. Alle Poste è solo possibile pagarle, le bollette. Non c’è possibilità di ricevere credito.
L’uomo si lamenta, insiste, vorrebbe del tempo, avere la possibilità di pagare a rate.
Ma niente.
Ed è allora che le sue proteste arrivano all’orecchio dell’angelo del Natale calabrese. Matteo, ferroviere 43enne con la passione per l’idraulica e l’elettricità. Arrotonda, e anche bene, con dei lavoretti a nero: impianti elettrici, pavimentazioni, ristrutturazione di bagni; ma oggi vuole fare una buona azione.
“Vieni che te lo dico io come fare”, prende sotto braccio quell’uomo disperato e lo porta fuori dall’ufficio postale.
Un bell’allaccio abusivo è quello che ti ci vuole. Indipendenza energetica e una montagna di soldi risparmiati.
E allora il sorriso torna sul volto del padre di famiglia, Matteo si rende disponibile per andare a casa sua a spiegarglielo bene.
I due uomini si allontanano tra la commozione degli astanti. Dietro di loro una pioggia di coriandoli, quelle bollette strappate e lanciate in aria che adesso non fanno più paura.
Con buona pace di tutti i fissa che pagano.