31 dicembre, conti in rosso e voglia di lavorare sotto lo zero.
Il solito cenone di Capodanno misto, con parenti e amici che ti intossicano di domande sul futuro quando tu a stento racimoli il presente.
Poi l’idea: fuggire da casa alle 22 per andare in ospedale a rubacchiare un ricovero fittizio.
Una volta concluso l’accertamento, falsificare la cartella clinica spacciandosi per il primo neonato del 2020.
Questo il piano criminale ordito da Saverio Muzzicunigghio, brillante quarantacinquenne di Mongiana con oltre 25 anni di onorata disoccupazione nel cv.
Una leggenda metropolitana vuole che siano previsti riconoscimenti in denaro per il primissimo nato dell’anno, oltre naturalmente a una risonanza mediatica nazionale.
Saverio si è fatto quindi fotografare in fasce, tra le braccia di Sarina, nerboruta infermiera dell’ospedale di Fabrizia.
Il bluff tuttavia è durato davvero poco perché il lattante aveva già tutti i dentini e una barba di tre giorni.
Saverio è stato smascherato e non potrà incassare niente, se non un potente schiaffo nel cozzetto da parte delle forze dell’ordine che, per arrestarlo, hanno dovuto interrompere il tradizionale tressette organizzato durante il turno di lavoro.