Una tranquilla mattinata di paura, quella vissuta stamattina dai cittadini di Melicucco.

Una mattina come tante, chi va al lavoro, chi alla posta a ritirare la pensione di falsa invalidità, chi il sussidio da falso bracciante agricolo.

Molti fanno colazione a casa, vista l’abbondanza di dolci tipici natalizi, quasi tutti passano comunque dal bar per un caffettino o un colpo di clacson ai compari seduti fuori.

Strade affollate, dunque, quelle del paese a metà mattina. Strade nella quali ad un certo punto è scattato il panico.

“Un cappuccino di soia e un cornetto vegano”, sono state queste parole – proferite da un fuorisede di rientro dalla Capitale – a scatenare il caos prima nel bar e poi nelle vie adiacenti.

Una tranquillità e una routine minate da una richiesta alquanto esotica.

“Abbiamo pensato ad un attentato”, racconta un passante.

“Peggio, ad una formula magica. Un nuovo tipo di maledizione o di malocchio”, fa eco il barista che ha ricevuto l’ordinazione.

“Soia. Chi sarebbe ‘sta soia? E poi ‘vegano’. Non sarebbero gli abitanti di Vega? Me li ricordo da Goldrake”.

Il paese è quello – quattro vie e un forno, come si dice da queste parti – e la voce è arrivata in fretta ad un parente del giovane, il quale è corso in piazza per verificare la situazione.

Stante l’insistenza del fuorisede, che si ostinava a chiedere di fare colazione con latte di soia e cornetto vegano, lo zio è stato costretto a chiamare un esorcista per riportare la calma in paese e far rinsavire il nipote deviato dalla vita metropolitana.