“L’ultimo che esce spegne la luce, smonta casa di zia, stacca le strade e le mette a parte, e posa tutto nello scatolone in cantina”.

L’educazione, l’ordine e il senso civico prima di tutto.

Quelli che vanno via prima si portano la spazzatura, gli ultimi chiudo le porte e…smontano il paese.

Già, perché è inutile lasciarli aperti tutto l’anno certi paesi calabresi. È uno spreco di elettricità pubblica e si impolverano tutti. C’è il rischio, poi, che qualcuno passi e si freghi qualcosa.

Quindi come i presepi o gli alberi di Natale; tocca smontarli in attesa della prossima occasione utile.

Il rientro dei fuorisede calabresi in questo caso.

Paesi che sono diventati stagionali: esistono a dicembre e ad agosto.

Si ripopolano con i ritorni di chi vive ormai da anni fuori, con i loro figli che più diventano grandi più malvolentieri scendono in Calabria.

L’Epifania è tempo di ripartenze, per chi è sceso e per chi non ha deciso di andare via già il 30 dicembre.

Ma ora basta chiacchiere: Chiudi tutto e partiamo!

“E quelle urla?”

“Sono i tre nonni e i due zii rimasti in paese, ricordati di lasciargli un filo d’aria e una lucetta accesa