“Non riesco più a vedere tanta sofferenza e stare con le mani in mano”, esordisce così Mamadou Labaye, giovane medico gambiano.
Una carriera universitaria brillante e il sogno, sempre lo stesso da quando era bambino: dare una mano alla sua gente. Aiutare il disagiato e carente sistema sanitario del Continente nero.
“Volevo lavorare qui, ma quelle immagini mi hanno fatto troppo male“.
Le immagini cui si riferisce sono quelli delle decine di inchieste sulla Sanità calabrese, da Le Iene a Report.
Strutture fatiscenti, macchinari perennemente guasti e pazienti abbandonati nei reparti.
“I più fortunati vanno a curarsi fuori: in Lombardia e in Emilia”, lo sa bene Mamadou, conosce bene la Calabria.
E così ha deciso di mollare tutto e partire, mettere per un po’ da parte il suo sogno e partire per la sua missione.
“Andrò a fare volontariato in Calabria. Ho deciso!”
E partirà dalla periferia, della periferia, dalla Piana di Gioia Tauro.
“Palmi, Taurianova, ma anche il Morelli di Reggio Calabria. Sul Morelli ho sentito cose assurde!”
Ha, insomma, le idee chiare Mamadou.
E a noi non resta che dargli un grosso in bocca al lupo e prepararlo al peggio.
Caro Mamadou, le siringhe e le cannule portatele da casa!