Idee ovunque, progetti e proposte per la fase 2 (o 3) della lotta alla pandemia.
Il genio italico si è già messo all’opera per immaginare un futuro dove distanziamento sociale e prudenza la faranno da padroni.
L’obbiettivo è mantenere le sane abitudini, specialmente estive, senza tralasciare la sicurezza.
Ed ecco che da un’azienda lombarda arriva la proposta per salvare la stagione balneare: box di plexiglass installati in tutti i lidi per garantire la corretta distanza tra i bagnanti.
Idea avveniristica – e forse un po’ provocatoria – che ha scatenato subito il dibattito social.
“Che tristezza!” “Meglio stare a casa”, commentano alcuni.
Mentre altri accolgono a braccia aperte l’idea e provano a giocare d’anticipo.
È il caso di cinquantenne calabrese che ha pensato bene di installare il box in plexiglass a Punta Pellaro.
Montaggio rapido, distanze di sicurezza rispettate e accesso al mare.
Tutto molto bello; tranne la sorpresa la mattina seguente: il box non c’era più.
Ladri, penseranno i più maliziosi. Macché: una bella folata di vento che solo Pellaro può regalare e le lastre prendono il volo, planano attraversando lo Stretto ed eccole scaraventate in Sicilia.
Sul dirimpettaio vulcano Etna.
Saranno adatti questi box alle ventose spiagge calabresi o sarà meglio affidarsi al più collaudato cemento armato dei vecchi mastri locali?!