La notizia è di quelle rivolte a chi vuole realizzare uno dei più grandi sogni italiani: la casa di proprietà.

Già, perché nella regione del sole e del mare, ma anche degli abusi edilizi e dell’emigrazione forzata, il Governo ha deciso di regalare le migliaia di edifici incompiuti a chi ha i soldi per completarli.

Basta, dunque, al paesaggio urbano e collinare costellato da scheletri in cemento armato e ruderi post moderni, se hai i soldi per fare i tramezzi e mettere gli infissi la casa è tua!

Nell’epoca delle case ad 1 euro e degli affitti agevolati, la Calabria, segue l’esempio del Giappone e tenta così di risolvere in un colpo solo i problemi del decoro urbano e dello spopolamento.

Sono centinaia, ad esempio, a Reggio Calabria i palazzi lasciati a metà nella periferia sud della città. Percorrendo la tangenziale che da Pellaro porta in centro, a destra e a sinistra del guardrail è possibile assistere ad un’autentica sfilata degli orrori. Inquietanti mostri ormai arrugginiti che deturpano in ogni dove un paesaggio composto da agrumeti, fiumare e dolci pendii.

Costruzioni interrotte per mancanza di soldi o di autorizzazioni. Due o tre piani tirati su in una notte “per tenere intanto il posto, poi condoniamo!” e poi lasciati così per trent’anni.

I requisiti per ottenere le case sono minimi ed in sostanza consistono nel dimostrare di avere i soldi per completarle e metterle a norma. Si va dalla ‘semplice’ realizzazione della facciata (con l’inserimento degli infissi), fino alla costruzione dei tramezzi interni, degli impianti elettrici e idraulici.

Interventi non proprio per tutte le tasche, ma che danno poi diritto alla proprietà dell’immobile.

Un bell’investimento, insomma!

L’obiettivo ultimo è riqualificare l’aspetto urbano della Calabria.

Alle domande di concessione, saranno ammessi anche gli eventuali proprietari dei suddetti immobili, i quali avranno chiaramente la priorità nelle assegnazioni.

Ad un’unica condizione dettata dalle commissioni di valutazione e dai calabresi tutti:”E rifatevi almeno la facciata!”