Festa della mamma, giorno di auguri e di regali per tutte le mamme italiane.
Contestualmente, giorno di tregua, almeno per oggi, da battutine e allusioni.
‘Le mamme lasciamole a casa’, recita un antico adagio calabrese.
Invita gli uomini a scherzare su tutto, meno che sulle mamme.
Figure sacre del focolare, le madri dovrebbero essere lasciare in pace durante le dispute tra amici.
Succede, invece, che da una battuta poco felice, forse un malinteso, scatti una rissa paurosa.
“Salutami a tua mamma. Dille che dopo passo”.
“Cosa? Come? Chi dicisti?”
“Fai gli auguri a tua madre, per la festa della mamma”
“I mammi rassamuli a casa!”
Eccolo il vecchio patto tra gentiluomini calabresi.
Non rispettato e per questo da lavare col sangue.
E quindi giù calci e pugni, pugni a calci fino a farti dimenticare il suo nome.
Perché a lei, alla mamma, non devi nominarla neanche per scherzo!