L’impatto della crisi da coronavirus si fa sentire anche tra le Escort calabresi, le auto generalmente utilizzate dai compari per andare a giocare a carte, a bere o a funghi.
Lasciate sole per due mesi, bloccate dal divieto assoluto di circolazione causato da un virus spietato che le ha costrette a impolverarsi in garage e putiche, con batterie e gomme a terra.
Il grido di dolore delle Escort si leva alto e per tutte parla una rappresentante di Badolato:”Quando a Peppe servivo per lo scopone, mi apriva e partiva! Adesso niente, lui sta a casa con la moglie e io mi sono sentita usata.”