Una tragedia evitata grazie alle nuove normative di contrasto al Coronavirus.
Succede in Calabria, dove un killer della ‘ndrangheta ha utilizzato un termoscanner al posto di una pistola.
Assoldato per un agguato, l’uomo – che lavora anche in un supermercato – ha portato con sé la pistola per misurare la temperatura ai clienti invece dell’arma da fuoco.
Affiancatosi così all’auto della persona che avrebbe dovuto gambizzare, il killer ha controllato alla sua vittima la febbre.
36.3: niente male!
‘In perfetta salute, prego può entrare’.
Peccato che fosse nelle ore del suo primo lavoro e non in quelle part-time al supermercato.
Resasi conto del tentativo di imboscata, la vittima, nel frattempo, ha fatto in tempo a dileguarsi in una stradina laterale.
Un momento di confusione che, insomma, gli ha salvato la vita ed evitato l’ennesimo fatto di sangue nella nostra regione.