Nuovo terremoto giudiziario in vista a Reggio Calabria.
In effetti ci sono ormai abituati, i calabresi, ad un’inchiesta la settimana.
Sembrerebbe strano il contrario.
Ad essere indagati questa volta, però, non sono i soliti politici, ma diversi ‘ndranghetisti locali.
“Hanno agito con metodo politico“, è questa la pesante accusa rivolta a decine di persone attigue ai clan di ‘ndrangheta reggini.
Un’inchiesta che riguarda diversi tentativi di corruzione e infiltrazione in appalti pubblici.
Gare di appalto che venivano gestite con metodi politici, ovvero spartizione di acquisti e incarichi, distribuzione di pacchetti di voti e aumenti di livello di impiegati e dirigenti.
Un’indagine che rivela quanta politica ci sia, oggi in Calabria, nella ‘ndrangheta.
Un quadro raccapricciante fatto di autoreferenzialità e spartizione di soldi e fette di potere.
Tutto a discapito della cittadinanza, di chi è fuori dai giri che contano, che subisce soltanto disservizi e una bassissima qualità della vita.