La protesta Black lives matters si allarga su scala mondiale e abbraccia anche nuovi argomenti.
Dall’iniziale rivendicazione dei diritti degli afroamericani, si è passati a tematiche economiche e neocolonialiste.
È il caso delle statue abbattute in America e in Uk. Manifestazioni di rabbia contro le sculture di ex colonialisti, come nel caso di Bristol, che sono arrivate a colpire anche il capostipite degli avventurieri: Cristoforo Colombo.
A buttare giù la rappresentazione bronzea dell’esploratore genovese sono stati i nativi americani.
Indiani che hanno subito l’invasione di Colombo, arrivando infine a vivere nelle riserve.
E sulla falsa riga del colonialismo si è inserita anche la manifestazione contro i responsabili dell’Unità d’Italia: Garibaldi, Bixio e Cavour.
Quell’Unità più imposta che partecipata, che da molti è stata vista come un autentico sacco all’economia del Mezzogiorno.
E dunque giù la statua di Garibaldi a Reggio Calabria.
A rivendicare l’azione i neo-borbonici, movimento di nostalgici da sempre avverso all’Unita d’Italia.
Un gesto altamente simbolico che potrebbe scatenare una reazione a catena in tutto il Meridione.
Tra vie e piazze intitolate agli eroi del Risorgimento e altre statue da abbattere.