“Mi fici mala…”
“Ahia! Battisti ‘a capu?”
Ci sarebbe questa ingenua domanda posta da A.L. all’origine dell’arresto di R.U., trentenne calabrese con un passato tra Bologna, Firenze, Torino e Modena.
Gli inquirenti sono sicuri:”È lui il famoso Battisti che si stava cercando da anni.”
La conversazione tra i due è stata intercettata da un gruppo interforze composto da agenti super specializzati, in grado persino di comprendere il calabrese stretto. È scattata quindi la caccia all’uomo che ha portato all’individuazione di R.U. in una nota sala Bingo in cui il giovane era impegnato a corteggiare l’intero personale femminile.
R.U. era riuscito in questi mesi a rifugiarsi a Olivadi (CZ), ma è stato immediatamente imbarcato su un volo per l’Italia in partenza dall’aeroporto di Lamezia.
“Non è stato facile” – ha commentato il comandante della squadra interforze – “R.U. era un pericolosissimo vagabondo che contagiava tutti con una pigrizia irresistibile. In passato si è macchiato di inadempienze continue, travestendosi da coinquilino, compagno di studi e persino da lavoratore saltuario. Adesso giustizia è fatta.”