Fare la facciata di casa, è risaputo, si trova in fondo all’elenco di priorità di ogni cittadino calabrese che si rispetti.
Prima di pensare al decoro urbano c’è la macchina buona, il televisore da 60 pollici, l’iPhone ultimo modello.
Succede così che centinaia, anzi migliaia, che diciamo: decine di migliaia di case calabresi rimangano non finite.
Ah, il non finito calabrese.
Spesso sono scheletri di cemento armato, senza infissi né tramezzi interni. Case destinate alle future famiglie dei figli che, nel frattempo, sono andati a vivere fuori.
Ma a volte, sono appartamenti abitati. Palazzi dove la facciata esterna si lascia ‘come ultima cosa’.
Una spesa inutile, pensiamo prima ad arredare – anche sfarzosamente – che all’intonaco ci pensiamo poi.
Succede, invece, che un cittadino di Melito Porto Salvo decida di ribaltare questo assioma, e piuttosto che comprarsi la Jacuzzi investa i suoi risparmi per abbellire la facciata.
Un gesto rivoluzionario in una zona dove una casa su tre ha i mattoni a vista.
Un azione che ha delle conseguenze.
L’uomo è stato, infatti, prima deriso e poi letteralmente bullizzato dai vicini di casa, i quali non gli hanno perdonato la leggerezza.
Emarginato e vessato dai suoi concittadini, il quarantenne è stato accusato di essersi montato la testa e di aver rovinato lo skyline cittadino.
Noi, invece, vogliamo dimostrargli tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Per un gesto che, speriamo, sia presto imitato ed emulato dai calabresi tutti.