“Finalmente prenderò 1200 euro al mese!” è raggiante Raffaele, 26 anni e un lavoro come commesso in un negozio di alimentari della periferia di Reggio Calabria.
“Avevo un part-time ma in realtà lavoravo 14 ore al giorno – continua il giovane – Adesso potrò finalmente licenziarmi e integrare lo stipendio a nero con il reddito di cittadinanza, arrivando ad una somma discreta”.
“Lavoro con mio zio in una ditta edile” racconta Francesco, 32enne di Ferruzzano, “ho una partita iva, ma la chiuderò immediatamente. Continuerò a fare quello che faccio prendendo i soldi sottobanco da mio zio e in più riceverò anche il reddito di cittadinanza. Male non mi è andata!”
A lavorare già in nero è Giulia, estetista di un noto centro bellezza del centro di Crotone:”A me poco cambia, la proprietaria mi dava i soldi a fine mese senza busta paga, con le mance arrivo ad una bella cifra. Adesso col reddito di cittadinanza potrò togliermi qualche sfizio in più: viaggiare, cambiarmi la macchina, cenare di più fuori. È una bella svolta!”
“Lo butterò tutto in schedine, a raddoppio!” È convinto di farcela Alessio, 27enne di Soverato: “Ho un sistema sugli over 1.5 primo tempo infallibile!” La paura di perdere il reddito di cittadinanza qualora rifiutasse offerte di lavoro non lo tange:”Chi vuole che mi offra un lavoro, in Calabria? Su questo mi creda non ho nessun dubbio. Diventerò ricco con le scommesse!”
Insomma belle storie, testimonianze di una regione che dalla nuova misura di sostegno pensata dal Governo vuole trarre il massimo.
Uno Stato che torna finalmente amico, giovani intelligenti e scaltri che impiegano al meglio le loro abilità.
“Mi sento Di Caprio quando lancia i soldi dallo yacht in The Wolf of Wall Street” la chiude così Giuseppe, neo-disoccupato di Cosenza.
“Finalmente ricchi non di famiglia, ma di casse statali!”