Le buone idee si diffondono facilmente, vengono copiate e replicate su larga scala.
E quando c’è di mezzo la salute pubblica si mette da parte l’orgoglio del “Mi hai rubato l’idea” “Ci ho pensato prima io”.
Dunque se Zaia propone di utilizzare i veterinari per fare i tamponi (che tanto l’uomo è comunque un mammifero), dalla Regione Calabria si rilancia e si propongono i forestali a nuovi infermieri.
Sarà la carta della svolta?
In effetti il sovradimensionamento dei lavoratori forestali si potrebbe incrociare con il ridotto organico degli operatori sanitari e prendere così due piccioni con una fava.
Dunque, via libera ai tamponi fatti dai forestali, che tra quindici giorni magari ci levano la zona rossa.