Ci sono cascato di nuovo!
No, non è il nuovo singolo di Achille Lauro, ma è il ritorno di un figliol prodigo al suo vecchio e amato lavoro.
Il riformatore della PA, Renato Brunetta.
Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?
Forse sarebbe più il caso di prendere in prestito i versi del compianto Lucio per descrivere un rapporto passionale e controverso.
Quel Renatino che al tempo stesso ama e odia la sua cara PA.
E fioccano subito le battute agli amici impiegati, con l’inoltro di interviste più o meno datate.
“È momento che i dipendenti pubblici tornino in ufficio”, erano le due dichiarazioni del giugno scorso.
E sul web infiammano subito le polemiche.
E per i dipendenti pubblici calabresi?
“Toglieremo Play Station, Settimana Enigmistica e pure i divani troppo comodi”.
Minaccia la fine dello smartworking, Brunetta, o comunque un suo indurimento.
La fine della pacchia!
Perché anche da casa bisogna lavorare e garantire alti livelli di efficienza e produttività.
Altrimenti a breve si torna tutti al bar, ehm volevamo dire in ufficio!