“Il platano di Curinga? Ma quando mai! Noi votiamo l’albero russo!”
A parlare non è un cittadino di San Pietroburgo, ma un abitante di Filadelfia.
No, non la crema spalmabile e nemmeno la capitale della Pennsylvania, ma proprio il paese in provincia di Vibo a pochi passi da Curinga.
Altro che città dell’amore fraterno, qui si va avanti a provincialismi e campanilismi.
“Ma quale campanilismo? É che mi piace proprio l’albero della Russia”, rivela il filadelfiese.
Nessuna dietrologia, nessun doppio gioco, non è che siccome l’albero del paese vicino è candidato all’European Tree of the Year bisogna remargli contro.
Niente di tutto questo!
Sono solo gusti personali.
E, quindi, mentre tutta l’Italia fa il tifo per il platano di Curinga, il cittadino di Filadelfia vota per l’albero russo.
Sarà mica per questione di invidia e rivalità territoriali?
Lo torniamo a dire, no!
Intanto, nonostante tutto, l’albero curinghese vola in classifica ed è lì lì per vincere il premio di Albero Europeo dell’anno.
Riusciranno gli abitanti dei paesi vicini a sotterrare per una volta l’ascia di guerra e votare compatti l’albero del vicino?
Lo speriamo vivamente.