Giro di vite del Governo contro i raduni non autorizzati.
La contestata norma ‘anti-rave’ è in fase di approvazione con un apposito Decreto Legge.
Sarebbe il primo atto ufficiale del nuovo Governo targato Giorgia Meloni.
Una norma che se direttamente vuole colpire i cosiddetti rave, indirettamente potrebbe colpire altri tipi di raduni.
Ad esempio, i matrimoni calabresi.
Sì, perché a leggere bene il testo della bozza “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica“, potremmo tranquillamente inserire i matrimoni calabresi.
Eventi che mettono alla prova le nostre coronarie e il nostro sistema digestivo, in primis.
Senza pensare al rischio di risse tra parenti, di reazioni spropositate alle insistenti domande dello zio sulla situazione sentimentale dei nipoti e allo stress di doversi sorbire cerimonie e ricevimenti sotto i cinquanta gradi delle estati calabresi.
Più messa a rischio di incolumità e salute di questo.
La norma non colpirebbe, dunque, soltanto i rave, come nelle intenzioni del legislatore.
Staremo a vedere le conseguenze dopo la sua entrata in vigore.