Pessimisti di tutto il mondo, unitevi!
A difesa della Calabria, verrebbe da aggiungere; presidio e roccaforte del pessimismo cosmico tanto da essere definita “La mia terra” da quel giovane favoloso che rispondeva al nome di Giacomo Leopardi.
Sì, perché secondo recentissimi studi condotti da climatologi di fama internazionale, la Calabria sarà presto avvolta da ondate di ottimismo senza precedenti. Un fenomeno spiegabile solo con i drastici cambiamenti climatici sperimentati negli ultimi due lustri.
Tradizionalmente pessimista e disfattista, la regione è posta, per sua collocazione naturale, alla fine dello Stivale. Abituata a essere l’ultima terraferma di lingua italiana, si è sempre crogiolata in un ineluttabile orizzonte di esclusione.
Il dirompente ottimismo in arrivo – senza precedenti storici – potrebbe sconvolgere completamente il clima che aveva indotto i calabresi a lamentarsi con una certa regolarità.
La prestigiosa rivista scientifica “Nature” lancia l’allarme:”Se le previsioni saranno confermate, la Calabria rischia di diventare in breve tempo come la Danimarca. Una terra di felicità e prosperità, con l’inevitabile scioglimento di ogni alibi e l’estinzione di forme radicate di malcostume. Una catastrofe incalcolabile per l’intero ecosistema italiano, abituato a considerare la Calabria un deserto di idee, accessibile solo ai flussi migratori della criminalità organizzata.”
LEGAmbiente lancia una petizione e chiede di rispettare l’Agenda Onu al 2030 che prevede un isolamento culturale e infrastrutturale della Calabria tale da consentire un contenimento del benessere percepito.
“Abbiamo bisogno dell’impegno di tutti i nostri concittadini, un piccolo gesto di inciviltà al giorno può aiutare la regione a rimanere depressa e senza sbocchi. Speriamo che il nostro appello non rimanga inascoltato.”