Ci sono gesti che nel tempo diventano rituali, soste che con gli anni diventano parte integrante del percorso.

Pause di viaggio che non servono solamente a rinfrescarsi, mangiare qualcosa e andare in bagno.

Fermate che diventano tappe obbligate.

Per i pendolari dell’ex Salerno-Reggio Calabria, l’autogrill di Sala Consilina è una di queste.

Specialmente la pompa di rifornimento del lato ovest, quella a scendere, è ormai un vero e proprio tempio dei fuorisede calabresi.

Un luogo di culto fatto di bagni fatiscenti, panini imbottiti e immancabili Gratta & Vinci.

Una fermata che inizia a far respirare l’aria di casa.

A Sala Consilina si arriva stanchi, da Sala Consilina si riparte carichi: quattro ore e si arriva a casa.

Sensazioni comuni per tutti i fuorisede calabrese, dicevamo, per tutti tranne per l’autista del pullman Roma-Reggio Calabria delle 13.30 di oggi.

Arrivato davanti all’uscita dell’autogrill, mentre i passeggeri già si sgranchivano e presagivano una sgambata ignorante,  l’autista ha pensato bene di tirare dritto.

“Ma siamo su scherzi a parte?” È stato il pensiero di un po’ tutti.

Invece il pullman avanza inesorabile e l’autista non accenna nessun pentimento.

Ed è allora che accade l’inevitabile.

“Nesci o prossimu svinculu e torna arretu!”

L’urlo si alza dalle ultime file e in breve diventa un coro unanime.

Quindi qualcuno decide di passare dalle parole ai fatti: autista sequestrato e pullman dirottato.

“Si torna a Sala Consilina, Peppe!”

Inversione di marcia e si torna a rispettare le tradizioni.

Si perdono venti minuti di marcia, chi se ne frega, li recuperiamo  ma si guadagna un mese di felicità!