Sono passati pochi istanti dal secondo record di vendita di Banksy quando alla casa d’asta Sotheby’s di Londra si scatena il panico.

La bambina con il palloncino, appena battuta per 1,2 milioni di dollari, si autodistrugge grazie ad un tritura documenti installato all’interno della cornice del quadro.

Una vera e propria esibizione/esecuzione che sta dividendo l’universo dell’arte contemporanea tra chi grida al genio e chi allo scandalo.

“L’urgenza di distruggere è essa stessa urgenza creativa” sentenzia sui social, citando Picasso, il controverso artista; “Lo dici a noi che lo facciamo da anni?”, gli fanno eco dalla Regione Calabria.

Già, perché tra gli endorsement più convinti c’è proprio quella della patria dei Bronzi di Riace.

“Finalmente qualcuno che ci capisce, qualcuno che ci sostiene ed è dalla nostra parte. Beh perché se lo dice Banksy che distruggere è creare siamo tutti d’accordo, quando lo facciamo noi tutti a darci addosso!” puntualizzano i dirigenti calabresi.

Si tolgono qualche sassolino dalle scarpe.

La cementificazione di Capo Colonna, la quasi distruzione del più grande mosaico della Magna Grecia a Kaulon, il nuovo viadotto della 106 a Bova realizzato sui resti della più antica sinagoga d’Europa, e poi decenni di incurie, interventi di conservazione maldestri e completo abbandono di siti archeologici.

Anni e anni di polemiche, tutti interventi artistici distruttivi rivalutati oggi dal genio londinese.

“Finalmente possiamo dire che avevamo ragione noi. Non abbiamo distrutto secoli di testimonianze di storia calabrese invano; finalmente anche distruggere l’arte è riconosciuto come arte”, gongolano negli uffici regionali.

“Voglia porci come polo attrattivo di questo nuovo tipo di arte: in Calabria è possibile trovare il cemento armato sui capitelli corinzi, siti archeologici interamente ricoperti da erbacce, quintali di spazzatura a coprire tombe e mura greche. Vengano da noi gli estimatori della distruzione dell’arte!”, rilanciano i tecnici.

Aprendo di fatto nuovi scenari turistici per la Calabria.

“Potremmo farci un’accademia della distruzione, dare lezioni al mondo!”

Con un sogno nel cassetto:”Banksy potrebbe essere uno dei docenti di spicco”.

Che per il ruolo di rettore o preside si devono già battere in molti