La quarantena.
La maledetta quarantena imposta dal Governo per contenere il contagio endemico del Coronavirus.
Attività economiche che hanno chiuso i battenti ormai da un mese abbondante e imprenditori sull’orlo di una crisi finanziaria, oltre che di nervi.
Il lockdown è, infatti, già costato all’economia italiana svariati miliardi di euro. Molti dei quali derivanti dal settore della vendita al dettaglio, specialmente la ristorazione, la quale ha subito la mazzata più dolorosa.
Ma per uno che piange, c’è qualcuno che ride, diceva il saggio.
È il caso dei liberi professionisti calabresi. Donne e uomini che solitamente rincorrevano i clienti per farsi pagare le parcelle e che adesso si vedono, invece, liquidare in un sol colpo dall’INPS 600 euro.
“È più di quanto guadagno solitamente ogni mese”, dichiara Francesca, giovane architetto reggino.
Riassumendo in una battuta il dramma di tanti ragazzi calabresi.
Giovani laureati, specie in giurisprudenza e architettura, ma anche in ingegneria o lingue, che trovano difficoltà a trovare un lavoro soddisfacente nella nostra regione.
Per loro sarebbe, paradossalmente, un vantaggio se la quarantena si prolungasse anche oltre.
“Si parla di 800 euro per aprile. E chi li ha visti mai ‘sti soldi”, conclude candidamente Francesca.
E noi non possiamo fare altro che sorridere amaramente.