Una bella storia di solidarietà e coraggio arriva oggi dalla Calabria.
Un pomeriggio come tanti, una spiaggia piena di bagnanti in un sonnolento dopo pranzo .
Persone che finivano di mangiare, bambini che facevano i castelli con la sabbia, anziani che dormicchiavano.
Quando ad un certo punto un urlo.
“L’anguria! L’anguria! Si è mollata dal bagnasciuga e sta prendendo il largo!”
Già, uno zipangolo lasciato a riva a rinfrescare, aveva appena perso gli ormeggi e si dirigeva verso il mare aperto.
Colpa di qualche onda più potente o di un bambino discolo, il cocomero si era dissabbiato ed era sfuggito al controllo dei proprietari.
È stato allora che Ignazio R., aitante ventiseienne del luogo, ha preso il coraggio a due mani e ha deciso di gettarsi tra i flutti per salvare il prezioso frutto.
“Complici le correnti, l’anguria aveva già preso il largo, in pochi minuti era arrivata a quasi 80 metri dalla riva“.
Per aiutare il ragazzo, si sono gettati in mare anche altri bagnanti, uomini e donne, tutti preoccupati di salvare il prezioso zipangolo.
“Era doveroso salvare il nostro dessert, dopo che era stato a rinfrescarsi una mattinata intera sarebbe stato assurdo perderlo proprio quando era il momento di mangiarlo“.
E così una vera e propria catena umana ha raggiunto e riportato a riva il gustoso frutto, tra gli applausi scroscianti di tutta la spiaggia.
Una bella storia di coraggio, lo dicevamo.
Con un lieto fine tutto da mordere per i salvatori, i quali hanno ricevuto mezzo bottino dal riconoscente proprietario.