Che alcuni bambini fossero più precoci di altri era una cosa risaputa.

C’è chi inizia a parlare a dieci mesi, chi passa dallo stare nel seggiolone a camminare e chi… chiede per Natale un posto alla Regione.

Già, perché Matteo, 7 anni e le idee chiare sul futuro, ha chiesto a Babbo Natale proprio questo.

”Un posto pubblico dove poter fare quello che mi pare”.

Stipendio fisso a fine mese, assicurazione sanitaria e tutti i benefit del posto pubblico.

Cresciuto in una famiglia fedelissima alla PA, nonno ferroviere, padre impiegato provinciale e mamma segretario comunale, l’uscita del piccolo non ha destabilizzato più di tanto i familiari.

“Sapevamo di allevare un ragazzo in gamba”, gongola lo zio, per anni usciere capo del catasto di Crotone.

“Certo, un po’ precoce. Tanto che neanche sa scrivere e già ha chiesto di poter lavorare in Regione. Ma siamo orgogliosissimi di lui”.

Niente trenini e videogiochi, ma tanta lungimiranza nel chiedere già da subito una sistemazione pubblica.

“Voglio mettere timbri e andare al mare tutte le mattine d’estate”, continua Matteo.

Quanta ingenuità eppure quanta verità.

E noi a questo punto non possiamo fare altro che fare il tifo per lui, perché Babbo Natale, o molto più probabilmente un politico facoltoso, realizzi tra qualche anno il sogno del piccolo.

Anche se per il livello dei dirigenti presenti, specifica lo zio: “Potrebbe entrare in servizio già da adesso. Non è neanche necessario che sappia scrivere”.