C’è un orario che tutti rispettano in Calabria, anzi due.
Sono gli orari del pranzo e della cena.
13 e 20, cascasse il mondo, in qualunque faccenda tu sia affaccendato – sia essa una rivolta sociale o un amoreggiamento – a quell’ora devi tassativamente essere coi piedi sotto ad una tavola imbandita.
Ecco perché della conferma del coprifuoco alle 22, in Calabria, interessa poco.
“Tanto noi rientriamo comunque quando nostra mamma, o nostra moglie, ci dice che è pronto“, commenta un giovane calabrese.
Ovvero quando fa buio!
E non ci sono imposizioni e multe che tengano, basta un urlo fuori dalla finestra a richiamarti all’ordine.
“A casaaaa! Che è pronto!” e tu corri dentro, lasciando immediatamente ogni occupazione.
Eccolo il coprifuoco calabrese, altro che quello imposto dal Governo!
Peraltro, dopo il crepuscolo, in tanto paesi della nostra regione non è che ci sia molto da fare…