“Fermi tutti!!! Sta bruciando il mio maialino!”
Non ha avuto nessun tentennamento Graziella Prestimano: quando ha visto il suo orto lambito dalle fiamme, ha calzato le scarpe ed è corsa verso il porcile.
Il vasto incendio che per ore ha tenuto in scacco l’area grecanica, era arrivato a minacciare la sua proprietà ai piedi dell’Apromonte. Alberi da frutto e piantagioni di ortaggi erano già avvolti dal fumo, quando la signora Graziella ha deciso di intervenire a salvare l’animale.
“Che si brucino gli alberi di limone e i pomodori, poco mi importa. Ma il maiale quello no! Non ci ho pensato nemmeno un attimo, a rischio della vita sono andato a salvarlo!”
Un gesto tenero, un gesto eroico quello della signora Graziella. Dipendente pubblica nel tempo libero e allevatrice per lavoro, oggi rifiuta ogni appellativo e non ci tiene ad essere definita un’eroina.
“Quale gesto altruistico?? Io quel maiale lo allevo da un anno, ci ho speso un migliaio di euro tra acquisto e roba da mangiare. Che lo brucino le fiamme proprio non mi va! Proprio adesso che è pronto per essere macellato! Quello è il mio pranzo di Natale, devo arrostirlo io, non le fiamme!”
Una precisazione nuda e cruda, quella della signora Graziella, che però nulla toglie al suo gesto.
Un gesto che ha prima commosso e adesso sta stimolando le papille gustative di migliaia di calabresi che chiedono a gran voce di essere invitati a cena.