Ci sono pesci d’aprile e Pesci di Aprile.
Scherzi classici, triti e ritriti, e cose fatte per bene. Con la maiuscola.
Già, perché in tempi di fake news e di bufale, il pesce d’aprile è ormai ogni giorno.
Non si fa sera che qualcuno non incappi in catene whatsapp, messaggi farneticanti con preghiera di condivisione e teorie complottiste di ogni sorta.
È così che, stanca di notifiche e messaggini terroristici, una nonna calabrese ha deciso di mettere tutto in forno e accendere il grill.
“Datemelo qua ‘sto pesce, che lo cucino per bene”.
E dunque zac, due limoni, un po’ di prezzemolo e l’immancabile contorno di patate e l’orata è servita.
Con buona pace dei fresconi che a quarant’anni suonati ancora si mettono a fare i pesci d’aprile, sentendosi magari pure geni della comicità.