Sono abbandonati dall’Italia e versano in condizioni lavorative e sanitarie davvero precarie.
Stiamo parlando di circa due milioni di calabresi lasciati alla deriva di fronte alla Basilicata dal governo italiano.
Salvini sembra irremovibile:”Non entreranno mai a far parte dell’Italia, vogliono venire a rubarci il lavoro, magari ricoprendo pure tutti i ruoli direttivi negli ospedali e nei tribunali. No, finché gli italiani mi pagano lo stipendio, i calabresi rimarranno a casa loro.”
E a chi obietta “Ma in fondo scappano dalla miseria!” il ministro prontamente replica:”Ma quale miseria! Stanno lì a ciondolare sul lungomare con 35 euro al giorno garantiti dalle pensioni di invalidità, gli ultimi modelli di cellulare acquistati grazie a rivenditori compiacenti e panini e salsiccia pure a 50 gradi. Vi sembra miseria questa?”
Al di là delle dichiarazioni politiche, la situazione dei calabresi rimane comunque drammatica. Sono disperati e hanno perso ogni speranza, vorrebbero solo raggiungere i loro parenti emigrati in tempo verso l’Italia e il resto d’Europa.
Proprio dalla Germania, Paese che ha ospitato in passato migliaia di calabresi, arriva la coraggiosa proposta della Cancelliera Merkel:”Li prendiamo noi, sono in gran parte persone oneste e pronte all’obbedienza. Ci potrebbero fare molto comodo.”
Non si capisce se la dichiarazione della Cancelliera sia indirizzata strumentalmente contro Salvini o rappresenti davvero un’apertura umanitaria, ma la proposta inizia ad acquisire un valore politico.
“Potremmo pensare a un ponte areo tra Monaco e Lamezia Terme per imbarcarli tutti” – questa l’opzione pratica offerta dalla Merkel.
“Se davvero la signora Merkel è intenzionata a portare nel suo Paese due milioni di calabresi – commenta Salvini – ben venga! Ho seri dubbi però che i suoi concittadini siano d’accordo con lei.”
La querelle insomma è solo alle battute iniziali, tutto è possibile ormai in questa Europa fuori controllo.