Scuole aperte, scuole chiuse?
Dura da più di un anno questa tarantella – giusto per contestualizzare la situazione – in Calabria.
Bracci di ferro continui tra Governo centrale e amministrazione regionale, con Spirlì sempre sugli scudi.
Il Governatore non è assolutamente d’accordo con la riapertura degli istituti, e questo lo si è capito da tempo.
Vuole gli studenti a casa, tutti in DAD.
E così tra un DPCM e un’ordinanza regionale, il Governatore facente funzioni calabrese si è fatto prendere la mano.
Radiamo al tappeto tutte le scuole, e risolviamo il problema dalla radice.
Le scuole non si aprono né si tengono aperte, semplicemente perché non ci sono più.
Distruzione totale di tutti gli istituti scolastici dalla primaria alle superiori, e non ne parliamo più.
Che tanto le scuole non servono, c’è internet, i social, si può comunicare a gesti, a rutti, a balletti di Tik Tok!
Basta con questi metodi di insegnamento anacronistici.
Via le scuole, si torni a parlare di cose serie: come ad esempio la riapertura degli stadi!