Ritorno al passato per le carte di identità dei minori calabresi.
Dal prossimo 1 febbraio, infatti, sui documenti di riconoscimento degli under 18 nati nella nostra regione, ricompariranno le diciture “I cu si figghiu” e “A cu apparteni”.
Un modo che consentirà di identificare velocemente le ragazze e i ragazzi partendo dal nucleo familiare di appartenenza.
Un metodo utile, specie in alcuni paesi dove le omonimie si sprecano, per risalire subito alla famiglia dell’identificato.
Tornano, dunque, ‘Figlio di’ e ‘A chi appartieni’, tecniche utilizzate in passato per capire chi sono i tuoi genitori e il ramo genealogico dal quale provieni.
La Calabria va avanti, tornando indietro.
Una bella iniziativa di civiltà, nell’ottica della tutela del minore.
Dal primo febbraio sentiremo di nuovo dire “Ah, tu sei il figlio di Pietro”, come si faceva un tempo per capire “I cu si figghiu”.
Ovvero dove riportarti se ti perdi e chi dovrà rispondere delle tue marachelle.