Niente di nuovo sotto al sole, caro Governo!
Già, perché introducendo il cashback sugli acquisti di Natale, Conte e soci pensavano di aver fatto chissà quale scoperta.
Un rimborso del 10% su tutti gli acquisti effettuati presso negozi fisici nel mese di dicembre.
Sarebbe questa la misura rivoluzionaria voluta dall’esecutivo per rilanciare i consumi sotto Natale.
Peccato che in Calabria c’è qualcuno che lo fa già da anni.
“Noi da sempre chiediamo indietro una parte dello stipendio ai nostri dipendenti”, racconta gongolante un imprenditore di Lamezia.
“Come da busta paga gli bonifico 1100, e lui me ne restituisce 200 in contanti“.
Una misura, insomma, già conosciuta e praticata da questa parti.
Niente di nuovo, dicevamo.
Eh sì, gli imprenditori calabresi praticamente da sempre giocano sulle buste paga dei dipendenti. Ora proponendo contratti part-time a fronte di un impiego effettivo più che full time, ora facendo firmare contratti a tempo pieno però, appunto, con la clausola tacita della restituzione di parte dello stipendio.
“Serve a rifinanziare l’attività“, spiega l’imprenditore.
“Niente di illecito, questi soldi non ce li mettiamo mica in tasca noi“.
Spiega l’uomo, prima di allontanarsi a bordo di un fiammante BMW serie 16.