Che mondo sarebbe senza ‘Ntonella?
Diciamocelo pure: un mondo senza preconcetti e ignoranza – perché pensare di fermare il virus con i carabinieri davanti al bivio del paese e di etichettare come ‘troie’ tutte le fuorisede che tornano a casa è in effetti un bell’esempio di degrado sociale – ma anche un mondo dove molti di noi disconoscevano dell’esistenza di Pietra Cappa.
Il monolite roccioso più alto d’Europa si trova in provincia di Reggio Calabria, per la precisione tra San Luca e Platì, e sta vivendo in questi giorni senza dubbio il suo momento di maggiore popolarità.
Merito, lo dicevamo, di un quattro o cinque audio che sono diventati virali.
Note vocali nelle quali una non ben identificata cittadina calabrese si rivolgeva all’amica ‘Ntonella facendo il punto sull’emergenza sanitaria del Coronavirus.
Una signora particolarmente igienista il cui problema non è tanto ‘lo stare a contatto con le persone’, perché lei già si schifa della gente in condizioni di pace, quanto il virus che si anniderebbe in incubazione in queste quattro ‘troi chi calaru’.
Per lei la soluzione sarebbe contattare le compagnie di trasporto e dissuaderle dal prendere a bordo i fuorisede ‘mpestati, perché ‘cca simu ‘mpestati già.
Abbiamo già i nostri problemi, insomma. E la signora ha almeno l’onestà intellettuale di riconoscerlo.
Quindi la chicca, la soluzione finale: “Ieu mi ‘ndi vaiu a Petra Cappa, ‘Ntonella, eh!”
Ed è da qui che è partito il tam tam social, tra remix e montaggi improbabili il genio calabrese si è sbizzarrito.
Prendendo, si spera, le distanze dal contenuto degli audio e ridicolizzando quei concetti con meme e organizzazione di pellegrinaggi a Pietra Cappa.
Come la Pasquetta dello Statale: 4.000 persone raccolte in un fine settimana e un’idea in testa…
E se ci facessimo una maglietta?
Che mondo sarebbe senza ‘Ntonella?
In effetti suona bene!