“L’abbiamo presa in quel posto due volte”, esordisce così uno sconsolato cittadino della periferia di Reggio Calabria.
“Prima ci hanno bloccato gli accessi al mare, costringendoci a fare giri assurdi per arrivare in spiaggia, adesso si possono pure fare il bagno per primi in quelli che sono diventati i loro lidi privati”.
Oggetto dell’attacco sono i costruttori abusivi calabresi, gli uomini che hanno costruito le loro abitazioni – spesso le seconde case – praticamente a ridosso della battigia.
Saranno loro i primi calabresi a potere usufruire della stagione estiva.
Secondo una nota pubblicata sul sito del Governo, infatti, chi abita sul mare può già fare il bagno.
Oltre al danno la beffa, insomma.
“Queste case non andavano costruite qui, dovevano essere demolite, poi sono state condonate e adesso sono le uniche ad avere l’accesso al mare”, rincara la dose l’onesto cittadino.
Insomma, sempre la solita vecchia storia, chi infrange la legge, in Calabria, se la passa meglio di chi la rispetta.
E chi ha costruito sulla spiaggia in barba ai divieti e alle più elementari norme urbanistiche, adesso se la gode andando prima di tutti al mare.