“È finito tutto!”
É sconsolato Francesco P., prende il suo computer portatile e si dirige verso l’uscita.
“Alla fine ho dovuto accettare lo smart uoc, come si chiama…”
È l’ultimo impiegato regionale calabrese a lasciare, malvolentieri, il suo ufficio.
L’ultimo decreto del premier Conte lo ha annichilito, togliendogli ogni speranza.
“Hanno chiuso i bar, che ci faccio qui?”
Eh sì, perché considerato l’aumentare dei contagi, il Governo ha deciso per un’ulteriore stretta, tra cui la chiusura totale degli esercizi commerciali, inclusi i caffè.
“Ho resistito finché ho potuto”, racconta Francesco, “ho resistito al mio tavolino, volevo dire alla mia scrivania, fino alla fine. Ma così non ha più senso”.
Si abbassa la serranda del bar adiacente al Consiglio regionale e si arrende l’ultimo impiegato pubblico.
“Torneremo più forti e fancazzisti di prima”, una speranza balena negli occhi di Francesco.
“Supereremo anche questa!”