“Un riconoscimento meritato ad un corto che ha esaltato le radici autentiche della Calabria”.
Sono queste le motivazioni che hanno portato i giurati ad assegnare l’Oscar 1950 per il miglior corto a ‘Calabria, Terra mia’, clip promozionale girato da Gabriele Muccino.
“La coppola, le bretelle, gli asini. Una tipica ambientazione di metà Novecento che risalta le peculiarità della nostra regione”, commentano da Germaneto.
Tutto molto bello, anche la parlata siciliana degli attori, un po’ Malena un po’ Montalbano, non fosse per un piccolo particolare.
Il corto sarebbe ambientato ai giorni nostri.
Ma come?
Non parliamo di un film vecchio, tanto da vedersi assegnato un premio del 1950?
Eh, no.
Quella dovrebbe essere la Calabria di oggi: asini, bretelle e coppole.
Come direbbe qualcuno: bene, ma non benissimo!