Periodo di solidarietà collettiva, periodo di sfide e di dimostrare quanto grande possa essere il cuore degli italiani.
Fioccano così, in tempo di pandemia, storie di donazioni e contributi alla causa della ricerca.
Gesti che ci tirano anche su il morale e che riavvicinano le anime di chi è costretto a stare giocoforza a distanza di sicurezza.
Succede così che dopo le raccolte fondi organizzate da privati cittadini e le donazioni da parte di personaggi dello spettacolo, arrivino i tagli degli stipendi dei calciatori.
Ma la ciliegina sulla torta arriva oggi dalla Calabria, dove migliaia di falsi invalidi hanno deciso di devolvere alla lotta al Covid19 il 70% della loro pensione.
Un gesto forte e sacrificante in un momento simile.
“Ci arrangeremo con lo stipendio del secondo lavoro a nero”, rassicurano questi piccoli eroi a chi si preoccupa per loro.
“Molti hanno anche altre entrate, chi l’accompagnatore, chi fa il broker, alcuni sono imprenditori”.
“E poi, in realtà, restituiamo parte di quello cui ci appropriamo ogni mese indebitamente”.
In effetti…
Un sacrificio comunque importante, quello dei falsi invalidi calabresi.
Considerando che molti impieghi a nero sono attualmente congelati causa impossibilità di spostamento e chiusura dei negozi.
Un gesto di solidarietà sociale davvero significativo.