Cade anche l’ultimo baluardo dei costumi calabresi: l’abbuffata promiscua ‘ala campagna’ con ampia facoltà di spezzare cibo con le mani per offrirlo ai commensali.
Addio quindi al “Prova chissu!”, ” Senti ‘cca!” e “Scialati”, si dovrà mangiare a un metro di distanza con posate e stoviglie pulite.
Divieto assoluto anche per rutti e rigurgiti che da sempre hanno accompagnato mangiate di un certo agonismo.
“Sono misure vessatorie che ammazzano il sistema organizzativo calabrese” – non usa mezzi termini il Presidente della Comunità Montana delle Abbuffate al mare in Calabria – “Ve lo dico: così chiuderanno le campagne!”