Alla fine è successo: dopo l’Ungheria e la Slovacchia anche la Calabria ha deciso di contrastare la diffusione del Coronavirus con una forzatura del suo assetto istituzionale.
E se in altre parti d’Italia, sindaci e Governatori giocano a fare gli sceriffi senza in realtà averne funzioni e deleghe, in Calabria si passa dalle parole ai fatti.
Basta proclami in diretta Facebook e promesse di uso della forza, i calabresi hanno conferito ampio mandato discrezionale alla loro Governatrice Jole Santelli.
Piedi poderi, letteralmente.
“Mi va’ mi si ‘zzappa u favu”, come commenta un cittadino di Reggio usando un linguaggio tecnico.
“Lei e quelli prima di lei che ci hanno portato in questa condizione”, rilancia l’anziano.
A influire sulla scelta probabilmente la passeggiata della Governatrice al Policlinico di Catanzaro senza mascherine e distanze di sicurezza, o forse la nomina a Dirigenti per l’emergenza Covid di personalità non proprio ferrate in ambito sanitario.
Ad ogni modo, la decisione è stata presa.
Pieni poderi, dunque, e libertà di coltura con modi e tempi completamente discrezionali.