“Non ce la facciamo più. Passiamo il tempo giocando a carte e chattando con gli amici lontani”.
Sono a pezzi i passeggeri della Carnival Japan, la nave da crociera isolata da ormai due settimane al largo delle coste giapponesi.
Messi in quarantena per evitare di moltiplicare i casi di contagio sulla terraferma, le 5000 persone a bordo sono ormai all’insofferenza.
“Sembra di stare in Calabria d’inverno. Chiusi, isolati, lontani dal mondo e senza possibilità di scappare“.
Condofuri, Bova, Palizzi, ma anche Roccella Jonica o Soverato.
Conosciamo bene quella sensazione: giusto qualche migliaia di persone intorno a te e intorno il nulla.
“Passiamo le serate come i calabresi: giocando a giochi di società o al cellulare. Con la differenza che non mangiamo bene come in Calabria“.
Insomma, hanno reso bene l’idea, i passeggeri della Carnival.
Sono loro ad esprimere solidarietà alla Calabria: “Per noi, speriamo, presto finirà tutto. Ma un pensiero va ai calabresi che vivono così dieci mesi l’anno!”