Non tutti i mali vengono per nuocere.
Già, perché in mezzo al delirio del Coronavirus, siamo a raccontarvi una storia positiva.
La storia di un giovane che scopre, suo malgrado, a 28 anni l’esistenza dei libri.
Lui è Marco, calabrese di Reggio abituato ogni sera a fare bisboccia e a menar le mani quando serve.
Se ne fotte di tutti, figurarsi del Coronavirus e degli appelli a restare in casa.
Succede, però, che i suoi amici siano più assennati di lui e decidano di rinviare a tempi migliori la classica passeggiata sul Corso cittadino.
Marco è solo, se ne fotte di tutti sì, ma uscire in solitaria proprio non gli va.
Si aggira per la casa, smaniando. Ha giocato tutto il pomeriggio alla Play, gli bruciano gli occhi e gli gira la testa. Non ne può più di monitor e schermi.
“Ma cos’è quella? Ah, la libreria di papà”.
“E questo? C-e-s-a-r-e P-a-v-e-s-e. La luna e i falò”
Marco apre quell’oggetto di cui aveva rimosso l’esistenza. Non ne prendeva uno in mano dai tempi della scuola.
Inizia a leggere ed è rapito da quelle parole. Ha letto venti pagine senza alzare gli occhi dal testo.
Marco si mette comodo e continua così la serata: leggendo.
Ha forse scoperto una nuova passione che gli aprirà un po’ la mente. È proprio vero, non tutti i mali vengono per nuocere.