Quale sarà il futuro? Cosa ci prospetterà la fatidica fase 2 della lotta al Coronavirus?
Uscite graduali e per classi di lavoratori? Distanziamento sociale e divieto di eventi sportivi e concerti?
Non tutti gli scienziati e i politici sono ancora d’accordo. Quel che è quasi certo, invece, sarà l’obbligo della mascherina per tutti.
Come si fa in Cina ormai da diversi anni (e noi a prenderli in giro).
Ok, ma in tempi di tutto esaurito e di nazionalizzazione delle forniture, come si fa a procurarsene una?
E le alternative economiche ed efficienti quali sono?
Sciarpe? Carta forno? Foulard?
Macchè: una bella fetta di capocollo sulla bocca e si vola.
Pratica, efficiente e saporita, la mascherina in tessuto di salume è l’ultimo ritrovato medico-chirurgico proveniente dalla Calabria.
Filtrante e resistente, la fetta di capocollo può anche essere utilizzata come aperitivo, prestando però attenzione a leccarne solo la parte interna.
La vera sfida sarà, infatti, gettare la mascherina una volta utilizzata.
Perché la tentazione, unica controindicazione dell’uso, sarà mangiarla appena rientrati a casa. Con il rischio di diffondere il contagio.
Perché buttare una fettina di capocollo, anche se condita al Coronavirus, è un peccato mortale!