Stanchi e dispiaciuti. Si sono presentati così stamattina a Crotone i Re Magi attesi per il presepe vivente cittadino.
“Ci dispiace davvero per il ritardo. Siamo distrutti di stanchezza e mortificati…”
Sono state queste le prime parole dei tre portatori di oro, incenso e mirra.
Eh già, li aspettavano per il giorno dell’Epifania, chiaramente, e invece sono arrivati il 15 gennaio.
“Abbiamo fatto la cavolata di affidarci al trasporto pubblico“, racconta Melchiorre.
“Siamo partiti la mattina del 5 gennaio con un Intercity da Milano, dove viviamo, e per una serie di sfortunati eventi siamo arrivati oggi”.
Sì, perché i tre figuranti, attori semi professionisti, per rendere la ricostruzione storica più credibile, sono partiti affidandosi completamente ai mezzi pubblici.
“Un ritardo di qui, una motrice sostituita di là, un guasto alla linea ferroviaria che ci ha fatto perdere altre sei ore e, a catena, tutte le coincidenze perse e i biglietti da rifare e altri ritardi e tutto da riprogrammare ad ogni tappa”.
Un’autentica odissea quella dei tre, dunque.
“Sembrava di stare a Pechino Express, ma eravamo in Calabria”.
Tanta amarezza nelle loro parole, ma anche una promessa.
“La prossima volta per arrivare a Crotone prendiamo l’aereo“.
E noi preferiamo non informarli della chiusura dell’aeroporto, perché forse sarebbe troppo.
Un colpo che in questo stato psico-fisico non riuscirebbero probabilmente a reggere.