Consueto week-end di grande calcio giocato dalle squadre calabresi.
Il Crotone si impone in casa per 3-1 contro l’Ascoli grazie a un Simy in formato Weah.
Quella del Crotone è una vera e propria Crociata verso la Serie A, ecco perché il buon Giovanni ha aperto subito le marcature con un tiro secco che ha bucato Leali (“Mi manchi…quando il sole dà la mano all’orizzonte…).
Da segnalare anche un grandissimo autogol di Luca Marrone che da due passi castiga l’incolpevole (giù di) Cordaz.
Ottima prova anche del Cosenza che ottiene un prezioso pareggio sul “difficile” campo del Trapani. Per i rossoblù una doppietta di Nicholas Pierini, deciso a ripercorrere i fasti di un fuoriclasse assoluto come Gennaro Tutino (“Abbiamo modelli per tutte le età, altrimenti ci sono pure i pagliaccetti”).
Adesso la C, bomberoni.
Continua a volare la Reggina che supera in scioltezza la Casertana e si proietta a +5 sulla Ternana.
Il Girone si sta sempre più vestendo di amaranto, suggeriamo quindi le splendide maglie dello Statale che potrete trovare qui.
Del solito Corazza la rete del vantaggio calabrese, raddoppia l’immarcescibile Reginaldo (o Regginaldo), salito agli onori delle cronache per un gustoso flirt con Elisabetta Canalis.
Deludente pareggio del Catanzaro che non va oltre il 2-2 a Cava de’ Tirreni e impatta solo all’ultimo respiro grazie a un goal di Fischnaller. Nel capoluogo si respira una velatissima e sottilissima aria di polemica verso Logiudice e il presidente Noto.
Si parte ad agosto belli carichi per la promozione e a novembre si viaggia a -13 dalla capolista.
Il goal del vantaggio campano era arrivato, per di più, a opera di Andrea Russotto, idolo del Ceravolo fino a un certo punto, poi detestato con la maglia del Catania.
Grande vittoria della Vibonese che ridicolizza il Rieti per 5-1. Apre le marcature il solito golletto di Bubas, poi si scatena Emmausso. Chiude Prezioso, noto dj di “Tell me why”
infine, ragazzi, non ci crederete, ma stava vincendo anche il Rende.
Fino al 64′, poi è arrivato il pareggio della Virtus Francavilla.
Ci eravamo illusi, peccato.