“Ministro, onestamente, i sordi ti po’ teniri!” esordisce così il rappresentante dei disoccupati della Piana di Gioia Tauro, Alfredo Scartusi.
La ‘destinazione d’uso’ bloccata del reddito di cittadinanza non gli va proprio giù.
“Ma non esiste proprio, se vuole darci i soldi lo faccia senza troppi giri di parole. Meglio ancora se cash”.
Praticamente l’opposto rispetto ai piani del Ministro Di Maio, il quale sta pensando di versare il denaro su una carta ricaricabile anche per tracciarne i flussi finanziari.
“A me onestamente non mi controlla neanche mio padre, figuriamoci Gigino! Io i miei soldi li spendo come voglio, per il cibo e la macchina ci pensa già mia madre”.
Sarebbe, in particolare, il riferimento del Ministro a scommesse e sigarette a non andare giù ai giovani disoccupati calabresi.
“E come dovremmo investirli ‘sti soldi? Io per mangiare e dormire non ho problemi, la macchina ha sempre il pieno e autobus e treni regionali non ne piglio manco morto. Guarda caso a me il contante serve proprio per quello: tabacco e schedine. Ministro come la mettiamo?”
È una bocciatura senza mezzi termini quelle di Alfredo, un attacco frontale alla misura di inclusione pensata dal Governo giallo-verde.
“I soldi ci servono per passarci i pomeriggi tra la piazza e il centro scommesse, magari per pagarci l’elaborazione della macchina o la quota del fantacalcio. Non accettiamo la carità per altro. Ripetiamo: caro Ministro, così come è pensato u redditu di cittadinanza tu po’ teniri tu”.