Dimenticate le zucche, le tipiche case a schiera americane addobbate in modo macabro e le orde di bambini e teenager vestiti da Scream: Halloween, in realtà è nato in Calabria!
A sostenerlo è una ricerca pubblicata da Francesco Puccisano e Amelia Frillera, dottorandi all’Università degli Studi della Calabria.
“Negli anni sono stati condotti diversi studi circa le origini di questa festa”, esordisce Francesco, “molti storici si sono confrontati sul tema, senza che nessuno ne venisse realmente a capo. Quello che abbiamo scoperto io e Amelia rivoluzionerà le nostre credenze, rimettendo bene in fila gli avvenimenti”.
Secondo i due ricercatori, infatti, la nascita dell’ormai rinomato e iper-commerciale motto ‘Dolcetto o scherzetto’ sarebbe da ricercare proprio nella punta dello Stivale.
“Vi faccio una domanda”, continua Amelia, “cosa vi viene in mente se pensate ad un gruppo di persone che girano casa per casa, negozio per negozio a chiedere un dono in cambio del quieto vivere? Un regalo che se non viene concesso dà luogo ad una rappresaglia…”
In effetti, detta così, dopo pochi secondi il collegamento viene automatico: il pizzo.
“Esatto, ci riferiamo proprio a quello! Ci sono testimonianze di questa pratica in Calabria fin da tempi antichissimi. Ed era un compito gravoso e ‘infame’ che i più grandi delegavano ai picciotti, ai ragazzini, se non addirittura ai bambini. Casa per casa, bussare e chiedere un obolo. ‘Dolcetto o scherzetto?’ è una frase che adesso fa tenerezza, ma se non elargivi regali ti bruciavano il fienile o la carrozza!”
Una ricostruzione che, in effetti, sta in piedi, un’usanza che dal primo Medioevo è arrivata fino ai giorni nostri.
E anche sulla data i due ricercatori non hanno dubbi.
“Non è un caso che Halloween ‘cada’ il primo di novembre. Questo era il periodo in cui venivano pagati i raccolti estivi. Prima dell’arrivo del freddo e prima che i contadini usassero i soldi per accaparrarsi i viveri per l’inverno, i picciottini passavano a ‘sigere’. Spesso indossavano maschere per non farsi riconoscere o per incutere paura. Diciamo le antesignane degli odierni passamontagna usati nelle rapine”.
Le visite casa per casa, il regalo o la rappresaglia, l’appuntamento fisso il primo giorno del mese, le maschere a coprire il volto.
Sì, Francesco e Amelia ci hanno convinto: Halloween è davvero nato in Calabria!