A renderlo noto lo stesso istituto a margine di un’abbuffata in provincia di Cosenza.
È la soppressata la new entry del paniere Isbat per il periodo natalizio. Un bene fondamentale che ha monopolizzato i consumi dei calabresi nei giorni tra il 20 e il 26 dicembre, tanto da surclassare auto ibride, monopattini elettrici e cibo a domicilio.
L’istituto dettaglia la sua decisione in una nota descrivendo la soppressata come “il bene per cui i calabresi hanno speso di più, alla facciazza della crisi. Parliamo di un ordine di spesa che va dal 50 al 70% della capacità reddituale di ciascun calabrese. Per la soppressata non si guarda in faccia nessuno, a costo di rimanere senza i soldi per sigarette e Gratta&Vinci. Per avere una fotografia fedele del Paese – conclude l’istituto – l’unica era azziccare il salume nel paniere, perché una spesa in soppressate del calabrese medio bilancia 50 acquisiti fatti da un ligure nello stesso periodo.”