“Cosa? Ah, perché la Calabria fa parte dell’Italia?”
Alza le mani Mario Draghi al termine della conferenza stampa seguita alla presentazione della sua squadra di Governo.
Ha lo sguardo confuso e prova a glissare.
Ha appena fatto una gaffe e non vorrebbe passasse il messaggio che il suo mandato sia partito col piede sbagliato.
“Scusate, scusate, ma adesso devo andare: mi aspettano al Quirinale”.
E così Mario Draghi scappa via e ci lascia con quella risposta a metà.
Quella contro-domanda rivolta a chi gli ha chiesto come mai non ci fosse nessun ministro calabrese nella compagine governativa.
“Non sapevo che la Calabria facesse parte dell’Italia, scusate!”
Una gaffe non da poco per il neo Primo Ministro.
Colpa probabilmente di tanti anni vissuti all’estero, di un’immagine della nostra regione che – specie fuori dai nostri confini – non è così forte.
Fatto sta che Mario non sapeva facessimo parte dell’Italia.
“Ah vero, quella regione in front of Sicily!”
Pare abbia bisbigliato l’ex Presidente della BCE uscendo dalla sala stampa.
E va bene così, avrà modo di rifarsi, Draghi.
Nominando magari qualche sottosegretario originario della Calabria.
Intanto per adesso incassiamo e portiamo a casa.