Sarà un Governo di ‘lacrime e sangue’?
Da quando l’ipotesi dell’esecutivo tecnico ha iniziato ad aleggiare sul Colle, è stata questa la prima domanda che si sono posti gli italiani.
Anche stavolta ci sarà da tirare la cinghia e accettare nuove imposizioni e tasse?!
D’altronde è prerogativa dei Governi tecnici adottare misure impopolari.
Quei provvedimenti che i partiti non hanno il coraggio di attuare, e che più o meno irresponsabilmente lasciano fare ai tecnici.
Personaggi di alta caratura, come Monti, che non devono rispondere poi, delle misure adottate, davanti all’elettorato.
E anche l’esecutivo di Draghi sembra partire su questa falsariga.
“Non escludo misure forti, e se vogliamo impopolari” – specifica il nuovo potenziale Primo ministro – “ad esempio di mettere a lavorare i dipendenti pubblici calabresi”.
Un provvedimento forte, un qualcosa su cui nessuno prima d’ora si era mai permesso di avventurare.
E dopo a chi toccherà? Magari ai falsi invalidi?
Un Governo che, dunque, si preannuncia spregiudicato.
Intanto i dipendenti pubblici calabresi tremano…